Giovanni Battaglin - Il primo vincitore della Freccia dei Vini

L'unico italiano ad aver realizzato l'accoppiata Giro-Vuelta nello stesso anno è stato anche il trionfatore della 1a edizione della Freccia dei Vini.

Galleria Fotografica
Giovanni Battaglin - Il primo vincitore della Freccia dei Vini - Immagine: 1
Giovanni Battaglin - Il primo vincitore della Freccia dei Vini - Immagine: 2
Descrizione articolo

Il vincitore della prima Freccia dei Vini 1972 Giovanni Battaglin è l'unico italiano ad aver realizzato l'accoppiata Giro-Vuelta nello stesso anno. Un exploit riuscito solo a Eddy Merckx nel 1973 e, con la Vuelta a settembre, ad Alberto Contador nel 2008. Battaglin compì l'impresa nel 1981: nello spazio di 48 giorni, dal 21 aprile al 7 giugno, coprì 7336 chilometri. Merckx impiegò solo 45 giorni a realizzare la doppietta, ma fece 5 tappe e 454 km in meno (6882 km).
Incominciò il suo capolavoro il 21 aprile alla Vuelta partendo da Santander. Il 29 vinse la cronometro in salita Granada-Sierra Nevada, 30,5 km, e vestì la maglia amarillo di leader. La difese poi con successo nelle successive 12 frazioni dagli assalti di Muñoz e Belda, fino al trionfo di Madrid del 10 maggio.

Tre giorni dopo, a Trieste, partì al Giro d'Italia. Riuscì ad inserirsi nel duello Saronni-Moser e a sconfiggere la corazzata Bianchi, forte di Baronchelli, Contini, Prim e Knudsen. Risolse la corsa sulle Dolomiti in due giorni. Il 4 giugno attaccò sul passo Furcia arrivando solo sul traguardo di San Vigilio di Marebbe, portandosi a 3" dalla maglia rosa Contini. Il giorno dopo sulle Tre Cime di Lavaredo lasciò Contini a 1'37". Poi, in maglia rosa, nella cronometro dell'Arena di Verona, riuscì a resistere all'attacco di Saronni e Prim. S'impose con 38" sullo svedese Tommy Prim e 50" su Saronni. Fu il primo veneto ad aggiudicarsi il Giro dopo 64 edizioni.
Al Giro si era rivelato nel 1973 nella tappa del Carpegna, arrivando secondo a 45" da Merckx. Il 19 maggio 1975 colse la prima vittoria al Giro nella terza tappa, Ancona-Prati di Tivo, domando gli spagnoli e staccando Gimondi, Baronchelli e Bitossi di 2'16", De Vlaeminck di 3'44" e la maglia rosa Knudsen di 4'12". Compì l'impresa davanti al Gran Sasso, scrisse Bruno Raschi, che descrisse il suo decollo così: < partiva di scatto come il sasso di una fionda,…>.
La Gazzetta dello Sport titolò a 9 colonne: Fu una grande occasione perduta.
Il giorno dopo, infatti, Battaglin forò a 3 km dal traguardo di Campobasso e poi cadde, perdendo la maglia rosa. Il suo gregario Bertoglio, che non si era fermato a dargli la bici, poi versò lacrime di coccodrillo, dichiarando. Questi nella crono della Versilia vinse, batté Gimondi di 13" e rivestì la maglia rosa, titolò La Gazzetta. Però subito Bertoglio lo spodestò per 6" nella cronoscalata del Ciocco. Il giorno dopo Battaglin crollò.

Battaglin riuscì a salire altre due volte sul podio del Giro: nel 1973 dietro a Merckx e Gimondi e nel 1980 dietro a Hinault e Panizza, dove staccò tutti nella 18ma tappa Sirmione-Pecol Valzoldana. Vestì per 8 volte la maglia azzurra ai campionati del mondo. Il 25 agosto 1979, anzi, corse da protagonista a Valkenburg, in Olanda, ma fu buttato a terra dall'olandese Raas mentre lottava per la vittoria: Raas vestì la maglia iridata, Battaglin finì sesto, migliore degli azzurri.
Eccellente scalatore, si impose anche nel Gran Premio della Montagna del Tour de France 1979 davanti a Bernard Hinault. Quella volta, in classifica, finì al sesto posto, a 38'12" da Hinault, però sarebbe salito sul podio senza i 10' di penalizzazione per un controllo positivo nella tappa del Ballon d'Alsace – aveva assunto Zerinol, un anti-influenzale - e il quarto d'ora perso nelle due crono-squadre.
La vittoria nella prima Freccia dei Vini a Corvino San Quirico nel 1972 non gli servì ad entrare nella squadra per i Giochi di Monaco, imperniata su Francesco Moser. Ma a 21 anni Battaglin era già una certezza: quell'anno, infatti, con la Jollyceramica di Marino Fontana, vinse il Giro d'Italia Under 23 davanti a Walter Riccomi.
Da professionista, poi, dovette competere con campioni come Merckx, Fuente, Gimondi, Moser, Saronni, Hinault, Maertens. Lo fece con valore. Il suo palmarès, infatti, è ricco di prove nobili. Ha inanellato classiche italiane: Milano-Torino, giro dell'Appennino, Coppa Bernocchi, Coppa Agostoni, Coppa Placci, Trofeo Matteotti, giro del Lazio, giro della Provincia di Reggio Calabria, GP Montelupo, Trofeo Pantalica. Ha vinto tappe nelle tre grandi corse a tappe - 4 al Giro d'Italia, 1 al Tour de France e 1 alla Vuelta – ma anche al giro della Svizzera, al giro di Catalogna e al giro dei Paesi Baschi.
Ha vestito per 13 giorni la maglia amarillo alla Vuelta e per 5 tappe la maglia rosa al Giro. Per Battaglin le colline dell'Oltrepò hanno costituito la rampa di lancio per una grande carriera. Dalla Freccia dei Vini alla memorabile doppietta Vuelta-Giro.
 

Testo a cura di Claudio Gregori

[Per segnalare eventuali refusi/errori usa la form di contatto. Grazie per la collaborazione.]
Percorsi Tematici
I Percorsi Tematici: un insieme di contenuti accomunati tra loro da un tema per andare alla scoperta di un territorio con un sistema di suggerimenti a portata di mano!
Questo contenuto fa parte dei seguenti percorsi:
Cicloturismo in Oltrepò

In un territorio come quello dell’Oltrepò, sede di un grande patrimonio storico e artistico e ricco di zone panoramiche mozzafiato, il cicloturismo è una di quelle attività che ti permette sia di fare sport immerso nella natura che di visitare luoghi all’insegna della cultura. Questo perché è possibile dedicarsi alle scampagnate in bicicletta su percorsi dedicati come la Greenway, che collega la pianura oltrepadana all’Appennino. Partendo da Voghera e arrivando fino a Varzi, attraversa alcuni dei più splendidi borghi e le campagne circostanti. Oppure, ripercorrere la 18esima tappa del Giro d’Italia 2021 che è avvenuta proprio sulle nostre colline.
Praticare il ciclismo in Oltrepò fa vivere esperienze uniche ed emozionanti. Non fartele scappare e scopri cos’altro ha da offrire questo magnifico territorio.